Eurozona: inflazione settembre tornata ai livelli di 2 anni fa
I recenti dati Eurostat hanno evidenziato un forte rallentamento dell’inflazione.
Il tasso di inflazione a settembre dell’Eurozona è, infatti, diminuito al 4,3% a settembre, dopo aver raggiunto il 5,2% nel mese di agosto.
Tale diminuzione è stato oltre le aspettative degli analisti che stimavano un rallentamento intorno al 4,5%.
In Italia, invece, si registra una diminuzione molto meno marcata infatti, i dati rilevano una diminuzione al 5,3% rispetto al 5,4%.
Il crescente aumento dei prezzi al consumo è fortemente calato raggiungendo il punto più basso da Ottobre 2021.
Nel paniere di questi bene ci sono soprattutto prodotti alimentari la cui discesa è intorno al 9% su base annua, in miglioramento rispetto all’ultima rilevazione di agosto (9,7%).
Anche i prezzi dei servizi sono in netto miglioramento, si registra infatti una crescita del 4,7% contro il 5,5% registrato nel mese di agosto.
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Germania Comanda La Discesa
All’interno dell’Eurozona, la Germania è il paese che ha fatto registrare il più marcato miglioramento in termini di inflazione passando a un 4,3% rispetto al precedente 6,4%.
La Francia, invece, ha registrato un calo dell’inflazione di solo 0,1% rispetto ad agosto.
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Italia: Miglioramento a Settembre
L’inflazione diminuisce anche in Italia e si attesta al 5,3%, -0,1% rispetto al mese di agosto.
La diminuzione è stata influenzata dal rallentamento su base annua dei prezzi degli alimentari (lavorati e non) e dei beni non durevoli.
In aumento, invece, i prezzi degli Energetici e dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,2% a +3,8%).
In diminuzione la crescita su base annua dei prezzi dei beni, mentre accelera quella dei servizi.
Conclusioni
La contrazione dell’inflazione nell’Eurozona rappresenta senza dubbio una buona notizia e un punto da cui ripartire soprattutto in relazione a quanto succedeva circa un anno fa.
Nonostante ciò l’inflazione è ancora un fenomeno da non trascurare poiché il costo della vita è aumentato sensibilmente.
Questo lo si può evincere dall’inflazione di fondo ovvero quella percentuale che si ottiene togliendo dall’indice generale proprio i prezzi di cibo ed energia (i più soggetti a cambiamento insomma).
L’inflazione, nonostante sia in diminuzione, è ancora a livelli importanti.
